D'O - San Pietro all'Olmo, Cornaredo, Città metropolitana di Milano

Lorenzo P.

Siamo stati recentemente da D’O per un compleanno ed è stata una cena indimenticabile, tra le migliori della mia vita. Il menu degustazione da 8 portate ha superato ogni aspettativa, con piatti straordinari come la triglia con fondo di granseola e l’incredibile seppia al nero.

Servizio impeccabile, con tempi perfetti e personale gentile ma mai eccessivamente affettato. La location minimalista e moderna riflette lo stile POP dello chef, rendendo l’esperienza unica. Fatevi un regalo: provate D’O, non ve ne pentirete.

Sergio G.

Il ristorante gastronomico D’O si apre in una suggestiva e raccolta piazzetta di San Pietro all’Olmo.
La filosofia del locale è la cura dei dettagli che lo chef Davide Oldani riserva all’arredo dell’ambiente, al servizio alla clientela e in primo luogo al cibo.
Il cibo preparato in modo semplice, ma con un’attenta ricerca, dona una indimenticabile esperienza culinaria al palato e alla vista.
Abbiamo avuto la fortuna di avere l’opportunità di vivere questa esperienza in un pranzo di famiglia e il ricordo resta vivo giorno dopo giorno.
Esperienza da ripetere ! Complimenti sinceri !

Francesca F.

Esperienza da rifare sicuramente, la cipolla caramellata eccellente, come il pesce San Pietro senza nulla togliere al pane con il lievito madre e i grissini che creano dipendenza come ci ha riferito il cameriere.
Lo chef che si presenta nei tavoli e chiede come sta andando? Da apprezzare, sopratutto in un mondo dove ormai si è persa la conversazione.Sapori eccellenti e piatti curati nei dettagli come l’ arredamento studiato per la comodità del cliente.

Fabio B.

Gli chef stellati sono tutti bravissimi, quindi come si fa ad essere ancora più bravi?...l'attenzione per i dettagli è fondamentale, e qui al D'O ne fanno una scelta di vita. Che ho apprezzato tantissimo, dalle sorprese in tavola alla tecnologia a corredo, dalla cura del cibo a quella del cliente. Grazie al padrone di casa per i saluti finali molto graditi, e a Giulia, chef de rang che comanda la sala con decisione e sorriso.
È stato un privilegio , grazie!

Roberto H.

Erano diversi anni che non venivo da da Oldani, prima vi ero stato diverse volte. Questa volta la mia esperienza non è stata del tutto soddisfacente.
Il locale è molto bello, forse più bello che comodo, e così la piazza in cui si trova con il grande olmo e con le luci che la sera la rendono magica.
Il sevizio è molto premuroso con giovani camerieri che si affannano per essere all'altezza.
Abbiamo cominciato il menù degustazione con alcuni amuse-bouche: interessante il cubo con salsa di crostacei, gli altri abbastanza anonimi. Poi la cipolla caramellata, grande specialità di Oldani. Ma ora è cambiata è fatta di tagliolini di cipolla con grana caldo e gelato dello stesso formaggio. Senz' altro buona, ma preferivo la precedente versione. Assolutamente errato, a mio avviso, lo scampo con il curry al coriandolo che ne copriva completamente il sapore. Sul trancio di Morone con salsa di ostriche poco da dire: non entusiasmante. Il carrè d' agnello bruciato con salsa di aglione e e fois gras era buono ma anche qui niente di cui parlare agli amici. Ottime invece la torta di cioccolata Ocoa con fave di Tonka e la piccola pasticceria. So che Oldani può fare molto di meglio e credo che dovrebbe rivedere alcuni accostamenti al fine di privilegiare il palato dei clienti piuttosto che impressionarli con accostamenti non sempre azzeccati

Saia C. C.

Mio marito ed io siamo stati a pranzo la scorsa settimana il 12 febbraio nostro anniversario di matrimonio ( 42aa). Volevamo festeggiare degnamente questa impresa di vita. Abbiamo scelto il menù al buio di carne e pesce. Ci è piaciuto tutto dall'ambiente curato ed elegante al servizio impeccabile ma con simpatia. Ogni piatto aveva abbinamenti arditi ma buonissimi. Torneremo sicuramente con nostra figlia che saprà apprezzare meglio di noi i piatti ( lei è chef a Barcellona con un ristorante suo ). Consiglio vivamente l'esperienza
Rosaria Castello Casella

Antonio I.

È stata la mia seconda volta (la prima nell'attuale sede) e devo dire che è stata un'esperienza meravigliosa. Dal gusto alla bellezza dei piatti, dal luogo alla professionalità e cortesia/gentilezza/simpatia del personale. In questa occasione ho avuto anche modo (e l'onore) di incontrare/salutare anche lo Chef. Complimenti a tutta la brigata/staff di D'O!

Pietro C. S.

Aspettavo questo giorno da 20 anni, quando mia mamma mi disse c'è un cuoco che fa alta cucina con materie povere, devi andare a mangiare la cipolla.

Partiamo dal dire che la cipolla c'era.
Eravamo in 2, io e un grande amico che ha condiviso con me parecchi altri viaggi.
Perché questo al D'O è stato un viaggio.

Arriviamo presto, prenotato 12.15, arriviamo con qualche minuto d'anticipo, all'entrata c'è lo Chef.
"Buongiorno maestro" dico io.
Ci apre la porta e ci accompagna dentro dai suoi ragazzi.
Sono proprio ragazzi giovani, ma sono tanti e preparati.
Nessuna tovaglia, probabilmente per mettere in mostra il tavolo, che come le sedie credo siano opera dello Chef.

Ci spiega i 4 menù degustazione, scegliamo il più completo a mano libera, si chiama Molteplicità, 200euro a persona.
10 portate.

Il servizio è molto curato, sommellier che ci racconta parecchio.
Preso alla sprovvista un giovane che non sapeva di cosa si trattasse la foglia nel piatto, arriva in meno di 30 secondi il maitre: "Signori è l'aglio orsino, scusateci"

Personalmente ho trovato il risotto con le lumache veramente eccezionale, la cipolla indimenticabile ma il secondo è stato sconvolgente.
Erano almeno 4 camerieri, il maitre ed il sommelier e nel frattempo arriva pure Oldani a sorvegliare le operazioni da dietro il vetro.
Arriva il piccione, qualcuno sopra versa una salsa di morchelle, poi pane bretzel, fake-cherry e tanto altro, ecco giusto per spiegare che le 10 portate sono fatte di almeno 25 passaggi, tra amuse bouche e complementi vari.

Piacevole e scenica anche la piccola pasticceria con il caffè.

Chiediamo il conto e sono le 16.30
È stato un bel viaggio, grazie maestro.